Che cosa sono?
Questo tipo di lesioni è caratterizzato da perdite di tessuto cutaneo intorno a una ferita per mancato processo di riepitelizzazione, ovvero la lesione non viene riparata perché non vi è riformazione del tessuto dalla periferia della ferita stessa. Le ulcere croniche hanno un decorso di durata superiore alle 8-10 settimane e possono verificarsi in tutte le aree cutanee.
Perché si formano le ulcere? Cause e fattori di rischio
Sono numerose le condizioni che possono determinare la formazione di ulcere, ma una causa comune è l'ipossia, cioè la mancata ossigenazionedei tessuti. Le condizioni patologiche che favoriscono l'insorgenza di ulcere sono:
Sono state osservate associazioni anche con malattie genetiche (prolidase deficiency), malattie autoimmuni (lupus eritematoso, sclerodermia, dermatomiosite, periarterite nodosa), intossicazioni croniche (etilismo, tossicodipendenze) e malattie mielolinfoproliferative (leucemie, poliglobulia, linfomi, anemie emolitiche, trombocitemia rubra, mieloma multiplo).
Stile di vita per prevenire le ulcere
L'Associazione Italiana Ulcere Cutanee (AIUC) ha realizzato un elenco di indicazioni per prevenire la formazione di ulcere:
Come trattare le ulcere cutanee
Le principali indicazioni per il trattamento delle ulcere includono:
Le lesioni da piede diabetico si instaurano quando alcune condizioni tipiche di questa patologia (neuropatia diabetica o arteriopatia degli arti inferiori) compromettono la funzione o la struttura del piede. Si possono verificare due situazioni: il piede ischemico e il piede neuropatico. Benché le condizioni siano diverse tra loro, possono coesistere dando luogo al piede neuro-ischemico.
Il piede ischemico è dovuto a placche di lipidi e altre sostanze che si accumulano nel lume dei vasi sanguigni restringendone il calibro con conseguente scarso apporto di sangue (ischemia). L'ostruzione dei vasi si manifesta inizialmente con una sensazione di freddo agli arti e al piede/i, intorpidimento, formicolio, lenta cicatrizzazione delle ferite e facilità alle infezioni. In una fase più avanzata compare invece, durante la deambulazione, un dolore di tipo crampiforme che scompare a riposo (claudicatio intermittens).
Il piede neuropatico è invece una conseguenza del danneggiamento, da parte del diabete, delle fibre nervose sensitive, motorie e vegetative. I sintomi detti "positivi", perché percepiti, sono: sensazione di calore, intorpidimento, formicolio, parestesie, allodinia, bruciore, dolore. Vi sono però i cosiddetti sintomi "negativi" cioè che il paziente non riferisce perché non sono avvertiti a causa del danneggiamento delle fibre nervose sensitive: ipoestesia, cioè diminuita sensibilità a stimoli tattili termici e dolorifici, ipopallestesia (diminuzione della sensibilità a stimoli vibratori), deficit stato-chinesici, atassia e disordine nei movimenti. La presenza di sintomi negativi è maggiormente correlata all'insorgenza di un'ulcera del piede.
Quali sono le cause?
Piede ischemico | Piede neuropatico |
Alterazione del microcircolo che determina una scarsa ossigenazione dei tessuti | Neuropatia diabetica periferica, cioè danno alle terminazioni nervose dei piedi che induce ridotta sensibilità |
Quali sono i sintomi?
Piede ischemico | Piede neuropatico |
Sensazione di freddo agli arti e ai piedi, intorpidimento, formicolio, lenta cicatrizzazione e facilità alle infezioni Dolore crampiforme durante la deambulazione che scompare a riposo | Intorpidimento, formicolio, parestesie, allodinia, bruciore, dolore |
Come gestirli?
Piede ischemico | Piede neuropatico |
Cura locale della lesione | |
Terapia fisica di marcia Antiaggreganti piastrinici Rivascolarizzazione chirurgica o endoscopica | Scarico della lesione ulcerativa (scarpe adatte, plantari) |
Bibliografia di riferimento
Pubblicato il 14 novembre 2016